CIAO, PRESIDENTE

L'Addio a Silvio Berlusconi


Apriamo la Nostra Avventura Editoriale e Giornalistica con la Notizia che non avremmo mai voluto darvi, con quella narrazione che non avremmo mai voluto fare. Silvio Berlusconi è morto! 


Dopo mesi di malattia cardio-respiratoria, si è spento alle prime luci del 12 Giugno, in una stanza del San Raffaele, ospedale che negli ultimi tempi ha frequentato più della sua stessa casa.


Al suo fianco la Compagna Marta che negli ultimi giorni non l'ha mai lasciato solo, così come i Figli ad iniziare da Marina e Piersilvio che ora dovranno prendersi più di tutti sulle spalle la pesante eredità del Padre. Un'eredità fatta di successi, di scommesse vinte, di sogni realizzati, di idee divenute realtà. Silvio Berlusconi era un visionario, un grandissimo comunicatore, un esempio per chi come noi vuol far della comunicazione un lavoro quotidiano. Ha creato da zero, una delle Aziende più sane d'Italia. Ha saputo rivoluzionare il mondo della Televisione, coinvolgendo i nomi più cari al pubblico Italiano, in quello che inizialmente pareva essere solo il sogno di un folle. Infondo Silvio Berlusconi era un po' questo, un folle, un visionario, un genio contemporaneo. Mediaset/Fininvest è stata per anni il suo fiore all'occhiello anche se il suo Cuore batteva forse più per il Milan, il suo Milan. Altra scommessa vinta, altro sogno realizzato, altro grande successo imprenditoriale e umano. Quando la sua vita pareva già sul viale del tramonto, ha saputo far sognare i tifosi della sua ultima creatura, quel Monza che in pochi anni è passato dalla serie C alla serie A disputata a testa altissima. 


Silvio Berlusconi era così, sempre capace di trarre il meglio dalle situazioni più difficili, audace ed impetuoso, sempre gentile e disponibile con tutti anche con chi probabilmente non meritava il suo affetto e la sua stima. Ci lascia un grande della Storia Italiana, per dirla alla Davide Gerbino, ci lascia un'Eccellenza, una vera Eccellenza Italiana. Il vuoto è tremendo, impossibile da colmare perchè Silvio Berlusconi era uno di quegli Uomini che credevamo immortali. Invece era anche lui un mortale, come tutti noi. Riposa in pace Silvio, gioca a calcio tra i Grandi, sorridi e scherza con Raimondo, Sandra, Corrado, Maurizio, Mike e tutti gli altri che con te e per te hanno lasciato un segno in tutti noi. 

Non abbiamo parlato della Politica. Gioie e Dolori, il suo grande azzardo, la sua scommessa vinta solo in parte perchè l'Italia non è mai stata realmente pronta per una vera rivoluzione come poteva essere la sua. Ci lascia le fondamenta di un nuovo centro-destra, ora tocca ai giovani, a Giorgia e Matteo che però dovranno fare a meno di quell'esperienza, di quella saggezza, di quella spavalderia tipica dei più Grandi. 



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